ISSN: 2279–9737

Crisi di impresa ed interesse pubblico tra amministrazione e giurisdizione

Luca Perfetti, Professore ordinario di diritto amministrativo, Università degli Studi di Bari
Sommario: 

1. Posizione del tema – 2. La distinzione tra amministrazione e giurisdizione, progressivi mutamenti  – 3. Interesse generale ed interesse pubblico tra accordi, legislazione, amministrazione e giurisdizione – 3.1. Il primato dell’accordo di diritto privato – 3.2. Il primato della giurisdizione – 3.3. Il primato dell’amministrazione – 3.4. Il primato del legislatore – 4. Conclusioni sull’interesse pubblico nelle crisi di impresa

Abstract: 

Il proposito del lavoro è quello di studiare il rilievo del pubblico interesse nelle procedure di crisi aziendale, con particolare riferimento alle imprese bancarie. Tradizionalmente, si ritiene che lo scopo delle procedure di soluzione delle crisi sia quello di assicurare la soddisfazione dei creditori, senza rilievo di altri interessi. Si tratta di un’opinione che, per quanto diffusa, non convince. L’impresa è sempre momento di sintesi di una pluralità di interessi, alcuni di rilievo pubblico. Ciò non toglie che, in taluni casi, questi interessi si atteggino in modo semplificato, sicché la gestione della crisi può esser consegnata alla giurisdizione, cui spetta anche la cura dell’interesse pubblico già contenuto nella legge. A fronte, invece, di imprese la cui attività rileva per il godimento di diritti fondamentali, sia la costituzione che la gestione e la dissoluzione sono rilevanti per l’interesse pubblico. Ecco allora spiegato perché il dominio delle procedure di soluzione delle crisi sia assegnato al potere esecutivo. Tuttavia, c’è differenza tra discrezionalità amministrativa e scelta politica, sicché sono più efficaci gli strumenti di soluzione della crisi che si applicano alle imprese bancarie, sia perché l’amministrazione è rappresentata da una authority indipendente, sia perché la legge individua più chiaramente lo scopo di interesse pubblico di conservazione dell’impresa.

 

The purpose of the work is to study the relevance of the public interest in corporate crisis procedures, with reference to banking companies. Traditionally, it is believed that the purpose of crisis resolution procedures is to ensure the satisfaction of creditors, without regard to other interests. This is a view that, although widespread, is not convincing. The enterprise is always a synthesis of a plurality of interests, some of public significance. This does not detract from the fact that, in some cases, these interests take a simplified form, so that the management of the crisis can be handed over to the Courts, which are also responsible for taking care of the public interest already specified into the law. On the other hand, in the case of enterprises whose activity is relevant to the enjoyment of fundamental rights, incorporation, management and dissolution are relevant to the public interest. This explains why the domain of crisis resolution procedures is assigned to the executive power. However, there is a difference between administrative discretion and political choice, so that the crisis resolution instruments that apply to banking enterprises are more effective, both because the administration is represented by an independent authority and because the law more clearly identifies the public interest scope of preserving the enterprise.