Giudizio di meritevolezza dei contratti derivati over the counter. Recenti sviluppi giurisprudenziali
1. Il problema delle operazioni in derivati over the counter – 2. Il giudizio di meritevolezza dello strumento derivato: dalla causa in concreto alla razionalità dell’alea – 3. La dichiarazione di operatore qualificato ex art. 31, I Regolamento intermediari – 4. Conclusioni
Il tema della validità o meno delle operazioni di investimento in strumenti derivati, segnatamente dei contratti negoziati bilateralmente tra intermediario e cliente (c.d. over the counter, “OTC”), è ancora oggi al centro del dibattito sia in giurisprudenza che in dottrina. In particolare, il giudizio di meritevolezza, ex art. 1322, comma 2, c.c., dei contratti di interest rate swap (di seguito, “IRS”), cerca faticosamente di trovare un suo assestamento grazie alle più recenti pronunce della Corte di Cassazione. Il presente contributo offre una ricostruzione ragionata del problema alla luce dei più recenti sviluppi giurisprudenziali evidenziando i due principali filoni: dalla rilevanza della causa in concreto alla necessità dell’alea razionale. In conclusione, viene poi approfondita la questione collaterale dell’efficacia dell’auto dichiarazione di operatore qualificato.
The validity of investment operations in derivative instruments, in particular when they are bilaterally negotiated over the counter (“OTC”), represents a relevant topic for the debate both in jurisprudence and in legal literature. The Court of Cassation is now trying to find a consistent solution to the judgement on validity of a interest rate swap contracts (“IRS”), pursuant to art. 1322, paragraph 2, of the Civil Code. This article offers a reasoned reconstruction of the problem in the light of the most recent jurisprudential developments. It highlights the two main strands: from the relevance of the concrete motive to the necessity of rational alea. In conclusion, the collateral issue of the self-declaration of a qualified operator is also examined.