ISSN: 2279–9737

Il bail-in e le banche italiane: due visioni e tre risposte concrete. Scritto per il Convegno "Salvataggio bancario e tutela del risparmio"

Luca Erzegovesi, Professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari, Università degli Studi di Trento
Sommario: 

1. Introduzione. 2. Due visioni contrapposte del bail-in. 2.1. La visione “hobbesiana”. 2.2. La visione “cartesiana”. 3. Le risposte concrete. 

Abstract: 

L’articolo commenta il recepimento della direttiva BRRD e la nuova disciplina del bail-inin una prospettiva metodologica che valuta i possibili effetti esterni della crisi bancaria anche da un punto di vista culturale.

Secondo una prima ricostruzione, pessimista, il nostro sistema non sarebbe ancora pronto ad assorbire i titoli della banca in crisi. I motivi del fallimento dell’esternalizzazione del rischio risiederebbero a) nella ineliminabile maggiore propagazione sistemica della disciplina, b) nelle difficoltà relative alla valutazione di prodotti caratterizzati da un forte tecnicismo e da maggiore opacità, c) nei possibili comportamenti opportunistici degli investitori (specialmente istituzionali) a tutto scapito degli investitori retail. Viceversa secondo altro inquadramento, più tranquillizzante, il sistema italiano caratterizzato da un assetto tradizionale non dovrebbe essere colpito eccessivamente.

L’opinione dell’autore è che la sostenibilità del sistema di bail-insembra dover passare per alcune sfide principali: una più efficiente gestione dei crediti deteriorati, la cui presenza massiva costituisce tuttora un serio pericolo; la creazione di un mercato trasparente e un rafforzamento degli schemi di protezione istituzionale in chiave preventiva. 

 

The article comments on the transposition of the Bank Recovery and Resolution Directive and on the new bail-in discipline of under a methodoligical perspective that evaluates the possible external effects of the banking crises also from a cultural point of view.

According to a first pessimistic reconstruction, our system would still not be ready to absorb the stocks of a bank in crisis. The externalization of the risk could fail beacause of different reasons: a) in the inevitable greater systemic propagation of the discipline, b) in the difficulties related to the evaluation of products characterized by a strong technicality and by greater opacity, c) in the possibile opportunistic behaviour of the investors (especially institutional) to the detriment of retail investors. Conversely, according to another more reaussuring framework the Italian system, which is charachterized by a traditional structure, shouldn’t be much involved.

The opinion of the author is that sustainability of the bail-in system seems to have to trough some majore challenges: a more efficient management of non performing-loans, whose massive presence is still a serious reason of concern, the creation of a transparent market and the reinforcement of the institutional protetction schemes in a precautionary way.