La nullità del contratto squilibrato o pregiudizievole: alla ricerca di una clausola generale di invalidità
1. Introduzione. – 2. Della costruzione giurisprudenziale di una clausola generale di nullità per squilibrio contrattuale (ovvero, della reviviscenza del controllo di meritevolezza). – 3. L’ideologia al fondo del controllo di meritevolezza. – 4. Lo statuto della nullità da immeritevolezza. – 5. Di alcuni abusi giurisprudenziali del controllo di meritevolezza. – 6. A mo’ di conclusione: dalla clausola generale di invalidità alle nullità a geometrie variabili (per un uso bilanciato della nullità).
Il contributo prende spunto da una duplice considerazione: da un lato, l’attuale e perdurante validità della distinzione tra norme di validità e norme di responsabilità; dall’altro lato, la tendenza dell’ordinamento a confinare il sindacato sullo squilibrio contrattuale ai casi di patologia nella formazione dell’accordo. La conseguenza di questi assunti, tuttora validi e seguiti dalla giurisprudenza italiana, esclude che i nostri giudici possano valutare, in termini generali, lo squilibrio contrattuale o il pregiudizio eventualmente arrecato da un contratto. Cionondimeno, i nostri giudici negli ultimi anni hanno cercato uno strumento per condurre comunque un simile controllo: e hanno all’uopo utilizzato il sindacato di meritevolezza, attraverso il quale hanno occultamente cercato di introdurre nel sistema una sorta di clausola generale volta a consentire un controllo di squilibrio o pregiudizio contrattuali. Il saggio ricostruisce questo fenomeno e lo indaga criticamente, ritenendolo in buona parte contrario ai principi e alle regole del nostro ordinamento.
The essay takes as its starting point two remarks: on the one hand, the current and still relevant distinction between rules of validity and rules of liability; on the other hand, the tendency of the legal system to confine the control of contractual imbalance to cases of pathology in the formation of the contract. The consequence of these assumptions, which are still valid and followed by Italian case law, is that our judges cannot assess, in general terms, the contractual imbalance or the prejudice possibly caused by a contract. Nevertheless, our judges in recent years have sought a means of conducting such a review: and have used for this purpose the control of worthiness, through which they have covertly sought to introduce into the system a kind of general clause designed to allow a review of contractual imbalance or prejudice. The essay outlines this phenomenon and critically investigates it, considering it to be largely contrary to the principles and rules of our legal system.