ISSN: 2279–9737

La travagliata evoluzione normativa dell’equity crowdfunding in Italia, il nuovo regolamento Consob e la prospettiva di regolazione del crowdfunding a livello europeo: una disciplina destinata a breve vita?

Eugenia Macchiavello, Professore a contratto di Diritto bancario, Università degli Studi di Genova
Sommario: 

1. Introduzione: l’equity-based crowdfunding in Italia e piano del lavoro. 2. Una veloce panoramica sulle modifiche succedutesi nel tempo. 3. Disciplina attualmente vigente e aspetti più rilevanti del nuovo regolamento Consob (versione adottata nel novembre 2017). 3.1. Introduzione. Aspetti generali (deroghe, possibili offerenti e gestori di portali) e l’esenzione exart. 3 MiFID II. 3.2. Soggetti autorizzati a gestire portali e procedimento di autorizzazione. Requisiti (modifica nel 2017 del massimale assicurativo). 3.3. Vigilanza della Consob sui gestori (rafforzamento dei poteri dell’autorità nel 2017).  3.4. Limiti di attività dei gestori e obblighi in materia di conflitti di interessi (modifica del 2017 in materia di conflitti di interesse e self-placement). 3.5. Obblighi dei gestori di verifica delle condizioni di perfezionamento dell’offerta (modifica del 2017 in materia di quota di sottoscrizione di investitori professionali in presenza di determinate PMI). 3.6. Obblighi di condotta dei gestori. In particolare, obblighi informativi (nessuna modifica nel 2017) . 3.7. Misure aggiuntive di tutela per gli investitori retail(aggiunta nel 2017 di una durata massima al diritto di recesso in caso di PMI). 4. Una valutazione della disciplina alla luce delle numerose modifiche. 5. La proposta di regolazione a livello europeo: scenari alternativi possibili ed effetti per Italia. 

Abstract: 

Il contributo analizza la normativa interna primaria e secondaria dell’innovativo fenomeno della raccolta del capitale di rischio attraverso portali online, riservata ad alcuni soggetti (tra cui le PMI), e prevalentemente diretta a regolare i soggetti protagonisti di tale fenomeno (i gestori del portale), per certi versi ispirata al modello della disciplina delle SIM. L’autore si sofferma sull’evoluzione normativa e sulle incoerenze della stessa, figlie in parte dell’assenza di un intervento organico, ed in altra parte dell’incertezza dei nostri regolatori circa la “qualificazione” da attribuire al gestore del portale, a volte avvicinato ad un prestatore del servizio di mera “ricezione e trasmissione di ordini”, altre volte caratterizzato da un qualche tratto consulenziale (ad esempio, laddove il legislatore lo obbliga ad una verifica di appropriatezza dell’investimento). La prospettiva di un intervento europeo di regolazione del fenomeno, dischiusa dal recente paper “Inception Impact Assessment”, ossia uno studio finalizzato alla futura adozione di una disciplina della “crowd and peer to peer finance” (30 ottobre 2017) sembra poter incidere positivamente su questi problemi, ed incentivare lo sviluppo di questo potente strumento.

 

The paper analyzes the internal regulations of the innovative phenomenon of the collection of risk capital through online websites (equity crowdfunding), reserved for some subjects (including SMEs), and mainly aimed at regulating the protagonists of this phenomenon. The author focuses on the regulatory evolution and on the inconsistencies of the same, due partly to the absence of an organic intervention, and partly to the uncertainty of our regulators about the qualification to be attributed to the manager of the website, sometimes compared to a provider of the service of mere “reception and transmission of orders”, sometimes compared to a provider of consultancy. The prospect of a European intervention to regulate the phenomenon, disclosed by the recent paper “Inception Impact Assessment”, aimed at the future adoption of a discipline of "crowd and peer to peer finance” (30 October 2017), seems to have a positive impact on these problems, and encourages the development of this powerful tool.