Sottoscrizione e “forma informativa” nei contratti del mercato finanziario
1. La giurisprudenza in tema di contratti del mercato finanziario privi della sottoscrizione dell’intermediario. 2. Considerazioni introduttive sull’orientamento di parte della giurisprudenza di merito. 3. Sottoscrizione e documento. 4. “Forma informativa” vs. sottoscrizione del contratto scritto?: le fattispecie diverse dall’art. 23 TUF. 5. La forma informativa nel contratto di intermediazione mobiliare: dubbi. 6. Importanza e limiti degli obblighi di informazione. 7. Il significato della sottoscrizione nel documento contrattuale. 8. Prime conclusioni: il senso della sottoscrizione dell’intermediario nei contratti finanziari. 9. Forma del contratto e attività bancaria e finanziaria. Conclusioni.
La necessità o meno della sottoscrizione dell’intermediario finanziario nei contratti dal medesimo conclusi con la clientela è oggetto di ampio dibattito in dottrina. In particolare, il tema riguarda più generale la questione della forma contrattuale. In attesa della risposta delle Sezioni Unite, cui la questione è stata rinviata, il presente contributo si sofferma su alcuni spunti offerti da alcune sentenze di merito, che hanno aderito alla tesi della non necessità della sottoscrizione dell’intermediario, sottolineando gli aspetti critici di questa soluzione.In particolare si sostiene, da un lato, che la sottoscrizione mantiene sempre la sua funzione dichiarativa; per altro verso,nel caso dei contratti del mercato finanziario la dimensione della fattispecie qui in esame trascende dal singolo caso e si pone come elemento chiave che contribuisce a conformare l’“ordine pubblico economico”.
The need or not for the financial intermediary’s subscription of the contracts concluded with his clients produced a wide debate in legal literature. In particular, the issue concerns the more general topic of the form of contract in the field of financial services. United session of the Court of Cassation will decide soon on this crucial issue. In the meanwhile, this paper focuses on some relevant points offered by some judgments on the merit, which have adhered to the thesis that the intermediary is not required to subscribe, emphasizing the critical aspects of this solution. In particular, the article argues, on the one hand, that the subscription always maintains its traditional declarative function; on the other hand, in the case of financial market contracts, the crucial issue of subscription goes beyond the protection of one specific investor. It represents, indeed, a key element that contributes to conforming the “economic public policy”.