ISSN: 2279–9737

Ragioni economiche del settore bancario-finanziario e funzione nomofilattica della cassazione

Matilde Girolami, Professore ordinario di Diritto privato, Università degli Studi di Padova
Sommario: 

1. Il contesto in cui si inseriscono le ultime pronunce delle Sezioni Unite sui servizi di intermediazione finanziaria. –  2. L’operatività a vantaggio e la natura degli interessi tutelati come parametri del nuovo trend ermeneutico. – 3. La questione del c.d. monofirma: le Sezioni Unite n. 898/2018. – 4. La questione dell’uso selettivo della nullità di protezione: le Sezioni Unite n. 28314/2019. – 5. Le ricadute delle pronunce emesse per il settore bancario-finanziario sullo statuto generale delle nullità di protezione.

Abstract: 

Il lavoro evidenzia come le dinamiche specifiche del sistema bancario-finanziario abbiano influenzato le recenti decisioni della Cassazione in materia di nullità dei contratti bancari n. 898/2018 e 28314/2019. I problemi sollevati in relazione all’art. 23 TUF, ma prospettabili anche per l’art. 127 TUB, si inseriscono all’interno del dibattito interpretativo concernente le nullità di protezione che sembrava avere trovato un approdo con le pronunce gemelle n. 26242 e 26243 del 2014 e che appare ora essere stato rimesso in discussione. 

The work highlights how the specific dynamics of the banking-financial system have influenced the recent decisions of the Supreme Court on void banking contracts no. 898/2018 and 28314/2019. The problems  raised from the art. 23 TUF, but which can also be envisaged for art. 127 TUB, are part of the debate on a new type of voidness (nullità di protezione) concerning B2C contracts, which seemed to have found a place with the twin decisions no. 26242 and 26243 of 2014 and which now appears to have been called into question.