ISSN: 2279–9737

Valute virtuali e valute complementari, tra sviluppo tecnologico e in-certezze regolamentari

Gian Luca Greco, Professore associato di Diritto dell'economia, Università degli Studi di Milano, Università Statale di Milano
Sommario: 

1. Dal contante alle monete alternative: il ruolo essenziale dell’intermediazione finanziaria nell’evoluzione del mezzo di pagamento legalmente vincolante. – 2. Le valute virtuali: aspetti tecnologici, inquadramento concettuale e opzioni regolamentari. – 3. Le monete complementari: caratteristiche e punti di contatto con le attività riservate. – 4. Criptovalute, FinTech e attività finanziarie tradizionali: spunti per un modello di regolazione comune

Abstract: 

L’articolo approfondisce il tema delle valute virtuali e valute complementari nell’attuale contesto operativo e normativo. Muovendo dalla identificazione del concetto di moneta legale, si analizza dapprima il ruolo essenziale dell’intermediazione finanziaria nell’evoluzione del mezzo di pagamento legalmente vincolante. Quindi vengono introdotti gli aspetti tecnologici, di inquadramento concettuale e le opzioni regolamentari relative alle valute virtuali. Di seguito, si affronta il tema delle monete complementari, con riferimento alle relative caratteristiche e ai punti di contatto con le attività riservate. Il contributo si conclude con lo svolgimento di alcuni spunti per un modello di regolazione comune delle Criptovalute, FinTech e attività finanziarie tradizionali.

 

This paper deepens the issue of virtual and complementary currencies in the current operational and regulatory environment. Moving from the identification of the concept of legal tender, it is first analyzed the essential role of financial intermediation in the evolution of legally binding means of payment. Then, the technological conceptual and legal aspects of virtual currencies are introduced. Eventually, the topic of complementary currencies is dealt with, with specific reference to their features and connection with reserved activities. The article ends with some remarks on a common regulatory model for cryptocurrencies, fintech and traditional financial activites.