ISSN: 2279–9737

Crisi bancarie in Italia 2015-2017

Sido Bonfatti, Professore ordinario di Diritto commerciale, Università di Modena e Reggio Emilia
Sommario: 

1. Premessa generale. La disciplina delle crisi bancarie in Italia. 2. Le funzioni delle procedure concorsuali in generale. 3. La funzione delle procedure concorsuali delle imprese bancarie. 4. La disciplina delle crisi delle banche a seguito del recepimento delle direttive comunitarie in materia di crisi bancarie. 5. Le Misure di Prevenzione delle crisi bancarie. 5.1 Il “Piano di Risanamento”. 5.2. Segue. Il “Piano di Risoluzione”.  6. Le misure di “intervento precoce” nei confronti delle crisi bancarie. 6.1 I “Provvedimenti straordinari”. 6.2. Segue. Sospensione dei pagamenti. 6.3. Segue. “Poteri di intervento”, e poteri di“Removal”7. Le misure di superamento e di composizione delle crisi bancarie. 8. Amministrazione Straordinaria dell’impresa bancaria. 9. Le procedure di gestione delle crisi bancarie. 9.1 La Riduzione o “conversione” degli strumenti di capitale. 9.2 La “Risoluzione” dell’impresa bancaria. 9.2. A. La cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo. 9.2. B. La cessione di beni e rapporti giuridici ad un “Ente Ponte”. 9.2. C. La cessione di beni e rapporti giuridici ad una “Società Veicolo”. 9.2. D. Il “bail – in”. 9.3. La Liquidazione coatta amministrativa bancaria. 10. La applicazione delle procedure di gestione delle crisi bancarie in Italia. Premessa: gli effetti del ritardo della emersione delle crisi delle banche italiane. 10.1. Il caso “TERCAS”: la creazione dello “Schema Volonta- rio” nell’ambito del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi” (“F.I.I.D.”). 10.2. Il “caso Banca di Romagna”: l’esercizio del potere di “Removal” da parte della Banca di Italia. 10.3. Il caso delle “Tre Casse”: l’adozione di “misure di intervento precoce” per l’alleggerimento dei crediti deteriorati (“NPL’ s”) e la patrimonializzazione della Banca. 10.4. Il caso delle “quattro banche”: la aperture della procedura di “Risoluzione” da parte della Banca d’Italia. 10.4.1. Segue. La responsabilità degli “Enti Ponte” (e successivamente dalle banche che li hanno incorporati) per le passività facenti capo alle “Quattro Banche” assoggettate alla “risoluzione”. 10.4.2. Segue. La mancata applicazione alla cessione dell’azienda bancaria, conseguente alla “risoluzione” della Banca, della disciplina del Codice civile italiano sulla cessione dell’azienda. 10.4.3. Segue. La disciplina della “cessione dell’azienda” bancaria, e la disciplina delle operazioni di cessione di “tutti i diritti, le attività o le passività, anche individuabili in blocco … o parte di essi” facenti capo ad una banca. 10.5. Il caso delle “Due Venete”: la apertura della procedura di liquidazione coatta amministrativa e la contestuale cessione delle aziende delle due banche in crisi. 

Abstract: 

Il presente articolo rappresenta una dettagliata panoramica sull’esperienza delle crisi bancarie avvenute nell’ordinamento italiano nel biennio 2015 – 2017. Sullo sfondo della specialità della disciplina delle crisi bancarie, l’autore rammenta le principali novità, incidenti sul Testo Unico Bancario, apportate dalla Direttiva 2014/59/Ue (Bank Recovery and Resolution Directive, meglio conosciuta con l’acronimo BRRD). Inizialmente ripercorre le categorie di misure comportanti l’adozione di disposizioni via via più incisive: misure di prevenzione della crisi, misure di intervento precoce, misure di superamento o composizione della crisi. Di seguito vengono passati in rassegna i singoli casi di situazioni di crisi bancarie che hanno colpito alcuni istituti di credito e per i quali sono state adottate soluzioni differenti tra loro, seppur tutte riconducibili all’entrata in vigore del D.Lgs. 181/2015: dallo schema volontario nell’ambito del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, passando dal potere di removal della banca da parte dell’autorità di vigilanza, attraverso l’adozione di misure di intervento precoce, fino alla procedura di risoluzione condotta da Banca d’Italia comportante la cessione d’azienda ad altri istituti di credito o a “Enti ponte”, con la conseguente analisi dei profili problematici.

This article represents a detailed overview on the banking crises occurred in Italian legal system between 2015 and 2017. The author remembers the main legislative innovation that have influenced the “Testo Unico Bancario” (the Italian banking sector legislation) and that have been led by the UE/2014/59 Directive. Firstly, he recounts the measures that have determined more and more effective solutions: crisis prevention measures, early intervention measures, measures to overcome o resolve the crisis. Then, the individual banking crises’ cases are reviewed and for each one different solutions, after the entry into force of Legislative Decree no. 181/2015, have been adopted: starting from voluntary scheme involved in the Interbank Fund for the for the Protection of the Deposits (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi), through the removal power enforced by sector authority, the early intervention measures, to the resolution procedure led by Banca d’Italia. This latter involves a company’s transfer to other banks or to “Bridge entity” (“Ente ponte”), with the consequent analysis of the main issues.