I contratti «a valle» dell’intesa vietata nella vicenda relativa alla manipolazione dell’Euribor
L’ordinanza n. 34889/2023 della Corte di Cassazione e il contrasto generatosi in giurisprudenza. – 2. Gli esatti confini della pronuncia della suprema Corte. – 3. Il rapporto tra l’intesa vietata e il contratto «a valle». – 4. Il mercato rilevante come limite alla nullità dei contratti «a valle» – 5. Le questioni applicative in ipotesi di nullità dei contratti «a valle».
Il presente contributo prende le mosse dalla decisione della Corte di Cassazione n. 34899/2023, in tema di estensione della nullità dell’intesa riguardante la manipolazione dell’Euribor, accertata dalla Commissione Europea, ai contratti stipulati «a valle» della stessa. Lo scritto si sofferma in particolare sulla principale obiezione sollevata alla tesi della Cassazione, ossia sul diverso settore di mercato di riferimento dell’intesa «a monte» (quello dei derivati) e dei contratti «a valle» (quello dei contratti di finanziamento). Nella parte finale, si richiamano le principali questioni che l’orientamento favorevole alla nullità è destinato ad affrontare sul piano applicativo.
This paper starts from the decision of the Court of Cassation n. 34899/2023, regarding the extension of the nullity of the collusion about the manipulation of the Euribor, ascertained by the European Commission, to the contracts stipulated “downstream” of the same. The paper focuses in particular on the main objection raised to the Court of Cassation's thesis, i.e. on the different reference market sector of the "upstream" collusion (that of derivatives) and of the "downstream" contracts (that of financing contracts). In the final part, the paper recalls the main issues that the thesis in favor of nullity should address on an application level.