ISSN: 2279–9737

Il concetto giuridico di compound interest (o anatocismo) in una analisi comparata con il common law britannico

Pierre de Gioia Carabellese, Full Professor of Law, FHEA - Solicitor & notary public (Edinburgh)
Sommario: 

1. L’etimologia di un concetto giuridico; 2. L’epistemologia di un concetto giuridico: tradizione di diritto romano ed aspetti di analisi diacronica; 3. L’interesse composto secondo il common law; 3.1. La logica dell’interesse composto in Inghilterra ed il suo sviluppo storico nella giurisprudenza; 3.2. La “legislazione” Britannica in tema di compound interest; 3.3. La Gran Bretagna e l’interesse composto: una sintesi ad una analisi critica; 4. L’interesse composto secondo il diritto civile: il caso Italia; 4.1. Il codice civile italiano e la regola di invalidità dell’interesse composto; 4.2. La validità dell’interesse composto nel codice civile italiano; 4.3. L’interesse composto e la legislazione bancaria italiana; 5. Conclusioni.

Abstract: 

Il compound interest, o interesse composto, è una prassi che, da un punto di vista storico, è contaminata da fattori di natura mercantile e si riferisce all’usanza bancaria di capitalizzare gli interessi dovuti da un debitore allo spirare di un determinato periodo di tempo, il rest nella terminologia inglese, o “periodo di capitalizzazione” nel corrispondente italiano. Detta pratica, fortemente avversata in alcuni ambienti ed acclamata in altri, ha avuto alterne vicende legislative e giurisprudenziali in Italia: finanche cancellato nel 2013, l’anatocismo è più recentemente, aprile 2016, di nuovo in parte ripristinato.

Il presente contributo – nel richiamare brevemente l’origine del concetto di anatocismo e, quindi, il suo precedente romano (usurarum usurae e futurarum usurarum usurae) – cerca di esaminare lo stato dell’arte dell’interesse composto in Italia in una comparazione con il common law inglese. Sotto tale aspetto l’attenzione è posta tanto sui precedents quanto sul recente Consumer Rights Act 2015 e sulla fiducia che i clienti bancari dovrebbero riporre su quello che, da un punto di vista normativo, rappresenta l’unico provvedimento legislativo di tutela del consumatore britannico in materia

 

The compound interest is a practice that – from a historical point of view – is contaminated by factors of merchant nature and refers to the banking habit of capitalizing the interests owed by a debtor to a specific period of time close to the expiration date of the debt owned. This latter situation is called rest and corresponds to the aforementioned Italian concept of "capitalization period". This practice – strongly contested in certain environments and acclaimed in others – went through different legislative and jurisprudential situations in Italy: it was indeed terminated in 2013, and then partly restored in more recently in 2016. 

The present commentary – in briefly recalling the origin of compound interest concept and, therefore, its Roman precedent (usurarum fruus and futurarum usurarum usus) – aims at examining the state of the compound interest in Italy in comparison to the English common law system. From this point of view, the attention is placed on: (i) the precedents; (ii) the recent Consumer Rights Act 2015; (iii) and on the trust that bank customers should place on what - from a regulatory point of view – represents the only legal protection for the British consumer.