ISSN: 2279–9737

Il sistema di vigilanza e controllo sull’universo confidi

Corrado Chessa, Associato di Diritto Privato, Università di CagliariFederico Onnis Cugia, borsista di ricerca in Diritto dei mercati agroalimentari, Università di Cagliari
Sommario: 

1. La definizione e le origini dei consorzi di garanzia collettiva dei fidi – 2. Lo statuto normativo dei confidi: la c.d. legge confidi - 3. La riforma del 2010 e l’attuale panorama normativo – 4. I sistemi di controllo e di vigilanza della Banca d’Italia. – 5. I confidi iscritti nell’elenco di cui all’art. 106 t.u.b. – 6. I confidi minori – 7. Le banche confidi

Abstract: 

Il contributo propone un’analisi diacronica della disciplina legislativa dei confidi, a partire dalle forme di cooperazione creditizia artigiane di cui alla legge n. 860 del 1956 fino a giungere all’attuale disciplina contenuta anche nel TUB. Viene in particolare approfondita la disciplina della vigilanza pubblicistica sul fenomeno confidi, in un primo momento esclusa sull’assunto della differenza intrinseca tra tali realtà e gli enti creditizi/operatori dell’intermediazione finanziaria, e poi progressivamente affermatasi preso atto della rilevanza sistemica degli stessi specie nella dimensione del credito alla piccola media impresa.

 

The article proposes a diachronic analysis of the legislative discipline of collective guarantee financial consortia (confidi), starting from the forms of artisan credit cooperation referred to in Law n. 860 of 1956 until reaching the current discipline contained in the Italian Banking Act (TUB). In particular, the author examines in depth the discipline of public supervision on the confidi phenomenon, which was at first excluded on the assumption of the difference between these realities and banks/financial intermediaries, and then progressively affirmed on the basis of the systemic importance of confidiin the market of financial aid to small and medium enterprises.