Il vantaggio economico negli aiuti di stato alle banche per la rimozione degli NPLs
1. Obbiettivo del lavoro. – 2. Aiuti di Stato alle banche: cenno alle condizioni di legittimità. – 3. Origine pubblica delle risorse e forma del sostegno. – 4. La selettività degli aiuti alle banche. – 5. Il vantaggio economico e la distorsione della concorrenza: il market economy investor principle nel settore bancario. – 6. In particolare: dal criterio dell’investitore privato al valore economico reale dei portafogli di NPLs. – 7. Un diverso punto di vista: il vantaggio economico nel mercato secondario delle attività deteriorate. – 8. Conclusione: l’applicazione “prolungata” dell’art. 107 TFUE.
L’indagine muove dal documento di consultazione della Commissione europea, denominato “Improving transparency and efficiency in secondary markets for non-performing loans” del 16 giugno 2021 per indagare quali sono le possibili limitazioni sul mercato secondario degli NPL in ragione dell’applicazione della normativa in materia di aiuti di stato.
L’articolo, sulla scorta delle indicazioni della Commissione europea, tenta di applicare la metodologia della condizionalità agli aiuti bancari estendendo i relativi effetti ai gestori secondari dei crediti ceduti al fine di verificare se hanno effettivamente conseguito rendimenti analoghi a quelli valutati in sede di cessione (attraverso il valore economico reale) e se, in caso di significativo scostamento, la Commissione stessa debba intervenire per valutare se è stata mantenuta la condizionalità sottostante la decisione di autorizzazione dell’aiuto, ex art. 108 TFUE, prodromico alla cessione.
L’interpretazione proposta implica una valutazione dei flussi di cassa “dinamica”, estesa ai mercati secondari, paragonando il valore economico reale prospettico a quello effettivo (ad esempio per un adeguamento dei tassi risk free) al fine di valutare ex post come legittime misure di aiuto che inizialmente potevano apparire illegittime e viceversa.
Da ciò consegue una sorta di remunerazione “controllata” ex art. 107 TFUE che dovrebbe prevedere, come contropartita, una più facile e veloce procedura di riscossione, come richiesto dalla Commissione europea.
The analysis moves from the European Commission consultation document named “Improving transparency and efficiency in secondary markets for non-performing loans”, released on the 16th of June 2021, in order to identify the applicable limits to the circulation of NPLs in secondary markets in light of State aid rules.
The article, under the perspective of the European Commission, tries to apply the conditionality principle, typical of banking state aid, to secondary sellers of NPLs in order to verify if the effective remuneration (calculated through the real economic value methodology) is coherent with the calculation emerging from the decision of the European Commission of authorization under art. 108 TFEU.
The proposed interpretation of art. 107 TFEU is based on a dynamic approach applied to the legal relevance of cash flow, including to the cash flow of secondary sales, in order to legitimate the relevance of a comparison between the initial authorization conditions and the effective remuneration.
The described approach would imply a regulated remuneration under art. 107 TFEU balanced through a faster judicial enforcement, as requested by the European Commission.