Dopo le S.U. 8770/2020: i derivati (della P.A.?) ed il paradosso di San Pietroburgo
1. Premessa. – 2. Il primato di una trasparenza materiale. – 3. Ancora su regole di validità e di comportamento. - 4. Su di una “meritevolezza” nominalistica se non vacua: difetto di causa ed illiceità. – 5. La “resurrezione” della causa variabile: spigolature critiche. - 6. Specialità del precedente ? – 7. La nullità tra sostanza e processo. – 8. Epilogo: auspicio per una lettura “non pirandelliana”.
La pronuncia della Suprema Corte n. 8770/2020 in tema di derivati costituisce lo strumento per indagare, sotto la lente del civilista, operazioni di mercato che con difficoltà si possono catalogare mediante gli istituti tradizionali del diritto privato. Muovendo dai criteri di rilevanza dell'informazione pre-contrattuale in ordine ai rischi finanziari dell'operazione conclusa si può individuare la loro interferenza con l'elemento causale ed il conformarsi di questo nella fattispecie in esame. Superata la ricostruzione dei derivati quali mere scommesse, si deve piuttosto guardare ad essi come fattispecie a struttura incompleta nei quali il rischio individuale integra la fattispecie e ne determina, caso per caso, la liceità.
The decision of the Supreme Court n. 8770/2020 in the field of derivatives is the medium to investigate, under the lens of a civil lawyer, market operations that can be cataloged with difficulty through traditional private law institutions. Starting from the criteria of relevance of the pre-contractual information relating to the financial risks of the concluded transaction, it is possible to identify their interference with the causal element and how the cause conforms in the case in question. Once the reconstruction of derivatives as simple bets has been overcome, it is rather necessary to consider them as cases of incomplete structure in which the individual risk completes the case and determines its legality on a case by case basis.