ISSN: 2279–9737

Le Sezioni Unite 6 aprile 2023, n. 9479 sul decreto ingiuntivo non opposto e le nullità di protezione a favore del consumatore. Quali conseguenze sul piano della cognizione e dell’esecuzione?

Laura Baccaglini, Professore ordinario di Diritto processuale civile, Università degli Studi di Trento
Sommario: 

1. Gli antecedenti dell’intervento nomofilattico: le sentenze della Corte di giustizia e la requisitoria della Procura generale presso la Corte di cassazione. – 2. La soluzione della Cassazione rispetto al rito monitorio. – 3. L’innesto dell’opposizione ex art. 650 c.p.c. nell’esecuzione forzata pendente. – 4. I quesiti lasciati senza risposta dalle sezioni unite. – 5. Perché il rimedio dell’opposizione tardiva rischia di apparire, dalla prospettiva europea, contrario al principio di effettività e, dalla prospettiva interna, pericoloso. – 6. Superamento del giudicato, anche in presenza di giudizi contumaciali a cognizione piena, se è mancato il rilievo officioso della nullità? – 7. Consumatore, decreto ingiuntivo non opposto e non motivato e liquidazione controllata.

Abstract: 

Con la pronuncia n. 9479/2023, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione danno attuazione ai principi stabiliti dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 17 maggio 2022 (cause riunite C-693/19 e C- 831/19) e ridisegna le forme di tutela del consumatore in presenza di un decreto ingiuntivo. Il contributo ripercorre, talvolta criticamente, la decisione della Cassazione, specie rispetto alla scelta di individuare nell’opposizione tardiva ex art. 650 c.p.c., fortemente rimaneggiata, il rimedio cui il consumatore può adire, in pendenza dell’esecuzione forzata, se il decreto ingiuntivo non sia stato motivato. L’A. si interroga anche sulla sorte del decreto ingiuntivo non opposto e non motivato, quando sia aperta una liquidazione controllata nei confronti del consumatore.

 

With its judgment no. 9479 of 2023, the Grand Chamber of the Court of Cassation, addressed the topic of consumer protection in injunctive proceedings brought by a professional and, following the steps of the EUCJ’s judgment of 17 May 2022 (joint cases C-693/19 and C-831/19), redefined the array of remedies available to the consumer against an injunctive order lacking any statement on the absence of nullity based on consumer protection laws. In this critical review of the Court’s reasoning, doubts are cast particularly on whether the consumer might rely on belated opposition under art. 650 code of civil procedure to challenge an injunctive order while forced execution is underway, as the Courts maintains, construing such remedy in a rather unorthodox way. Finally, the issue of the remedies against a definitive injunctive relief, when a controlled liquidation of the overindebted consumer is pending, is examined.