ISSN: 2279–9737

Una strana vicenda: la mancata ratifica del Mes

Francesco Capriglione, già Ordinario di Diritto dell'Economia, LUISS Guido Carli
Sommario: 

1. Premessa. - 2. Origini e inquadramento logico sistematico del Mes… - 3. Segue: …operatività e processo evolutivo. - 4. La riforma del Trattato istitutivo del Mes …- 5. Segue: … critiche alla sua portata disciplinare. - 6. Quali prospettive?

Abstract: 

Il paper affronta la questione della «mancata ratifica» delle modifiche recate in sede UE al Trattato istitutivo del Mes, valutandone l’incidenza sull’apparato disciplinare  dell’ordinamento finanziario europeo e le implicazioni di carattere  socio politico sui rapporti dell’Italia con gli altri Stati membri della Unione.

L’indagine, muovendo dalla individuazione delle finalità che sono a fondamento della creazione del Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF), analizza il processo evolutivo di tale meccanismo sottolineando che quest’ultimo,  per quanto abbia consentito ad alcuni paesi di usufruire di appositi finanziamenti,  non è stato in grado di interagire in modalità significative sulla consistenza complessiva dei mezzi finanziari utilizzabili. Da qui l’innovativa ipotesi di fruizione del Mes, prospettata in sede europea, con riguardo alla possibilità che esso offra  un supporto finanziario nelle procedure di risoluzione delle crisi bancarie, sì da facilitare la funzionalità dell’UBE.

Tale ipotesi interventistica del Mes ha suscitato ampie perplessità in Italia, in linea forse con un retaggio storico del nostro Paese che in passato non ha mai aderito all’invito dei maggiori paesi suoi creditori di richiedere l’assistenza di tale Fondo, evidentemente per evitare l’automatico assoggettamento ad un regime di sorveglianza rafforzata, che nella sostanza avrebbe comportato una sorta di “commissariamento” della politica economica italiana. 

E’ tuttavia auspicabile un «cambio di passo» in un prossimo futuro!  E’ questa una linea comportamentale richiesta dall’esigenza di evitare discredito ed isolamento per l’Italia all’interno dell’UE, inevitabile conseguenza di un atteggiamento che è di ostacolo agli altri suoi membri qualora intendano avvalersi della possibilità di utilizzare gli interventi finanziari consentiti dalla riforma del Mes, accettando ovviamente  le condizioni cui i medesimi vengono subordinati.

 

This article examines the missing implementation in the Italian legislative framework of changes relating to the European Stability Mechanism (ESM). It advances a preliminary view on the implications of this political decision both on financial regulatory architecture and international relationship with the European Union.

The analysis identifies the aims and objectives of the European Financial Stability Facility and its evolution into the ESM, which provided useful financial assistance to some Member States. Therefore, the discussion on the proposal to employ the procedure of MES with respect to banking crisis management, in order to support the resolution regimes of the Banking Union.

This proposal has raised concerns in Italy, in line with an ongoing debate which points on the skepticism to request the fund for aid purposes that could lead to closer and stricter supervision by the European regulatory authorities. However, it is recommended to change this policy in the near future! This is the way to proceed in order to avoid the isolation of Italy within the EU, which would be an inevitable effect of a behaviour that results in obstacles and barriers to the correct use of MES.