ISSN: 2279–9737

Professionalità e competenza degli amministratori di banche

Caterina Pistocchi, Dottoressa di ricerca in diritto dei mercati, Università Roma Tre
Sommario: 

1. Premessa. – 2. La professionalità degli amministratori nel diritto societario. – 3. La normativa bancaria in tema di professionalità e competenze degli amministratori. – 4. La responsabilità dell’amministratore non esecutivo di banche. – 5. Il ruolo dell'autodisciplina – 6. Conclusioni

Abstract: 

Il presente contributo analizza la normativa in materia di requisiti degli amministratori di banche, focalizzandosi in particolare sul requisito di professionalità e sul criterio della competenza. Tali elementi determinano una “professionalizzazione” della figura dell’amministratore (esecutivo e non) di banche.

Il contributo, dunque, indaga sulle conseguenze di tale “professionalizzazione” sia in termini di diligenza richiesta all’amministratore di banche nello svolgimento dell’incarco sia in termini di responsabilità allo stesso ascrivibili ex art. 2392 c.c.

Il contributo si pone, da ultimo, in una prospettiva de jure condendo prospettando una nuova declinazione normativa settoriale in materia di idoneità degli esponenti bancari che faccia perno sul principio di proporzionalità e che quindi declini i requisiti di idoneità sulla base della specifica fisionomia dell’ente bancario.

 

This paper analyses the regulations on the requirements of bank’s directors, focusing in particular on the requirement of professionalism and on the criterion of competence. These elements result in a “professionalization” of the figure of the director (executive and non-executive) of banks.

The essay, therefore, investigates on the consequences of such “professionalization” both in terms of the diligence required to the director of banks in the performance of his/her tasks and in terms of the responsibilities attributable to such director under Article 2392 of the Civil Code.

Lastly, the paper takes a de jure condendo perspective by envisaging a new sectoral regulatory declination on the suitability of bank officers that pivots on the principle of proportionality and thus declines the suitability requirements on the basis of the specific physiognomy of the banking entity.