Crisi, sostenibilità sociale e debt advice

Le recenti crisi economiche e geopolitiche hanno accresciuto la vulnerabilità finanziaria delle famiglie, con un conseguente incremento dei fenomeni di povertà e sovraindebitamento e una crescente pressione sui sistemi di welfare.
Il contributo esamina il quadro normativo del credito al consumo e il ruolo del debt advice quale strumento di sostenibilità sociale, fondato su un approccio integrato – tecnico-operativo, giuridico, psicologico e sociale – volto a prevenire l’esclusione finanziaria e a favorire l’inclusione socio-economica dei soggetti vulnerabili.
L’analisi affronta le principali questioni ancora aperte e formula alcune proposte finalizzate, da un lato, ad armonizzare il decreto di recepimento della direttiva con il più ampio contesto europeo e, dall’altro, a delineare un modello di consulenza sul debito coerente con i principi dell’Unione e al tempo stesso sensibile alle specificità dell’ordinamento nazionale.

The economic and geopolitical crises that have unfolded in recent years have significantly deepened the financial fragility of households, amplifying conditions of poverty and over-indebtedness and subjecting welfare systems to severe stress tests.
This article undertakes an examination of the regulatory landscape governing consumer credit and of the role of debt advice as a device of social sustainability which—through an integrated methodology combining technical-operational, legal, psychological, and social competences—aims to mitigate the risks of financial exclusion and to promote the social and economic inclusion of vulnerable households.
The analysis identifies the principal outstanding issues and formulates a set of proposals designed to ensure that the national decree transposing the Directive is properly harmonised with the broader European framework, and to articulate a model of debt counselling that both adheres to European principles and remains responsive to domestic particularities.