ISSN: 2279–9737

Divieto di discriminazione e accesso al credito dei migranti

Daniele Corvi, Assegnista di ricerca Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi di Perugia
Sommario: 

1. Premessa: immigrazione, esclusione finanziaria, accesso al credito - 1.1. Segue. La disciplina sull’antimoney laundering. - 2. Le criticità del modello dell’access justice. La rilevanza delle carenze linguistiche degli immigrati ella valutazione del merito creditizio - 3. Autonomia contrattuale e divieto di discriminazione - 4. Big Data e migrant banking: opportunità e rischi - 5. Rimedi e profili di responsabilità in caso di discriminazioni - 6. Obiettivi ESG, inclusione finanziaria e prassi bancaria - 7. Conclusioni.

Abstract: 

L’accesso al credito costituisce un elemento chiave nel processo di inclusione finanziaria dei migranti. Per il credito le esigenze e i bisogni cambiano sulla base delle varie fasi del percorso di migrazione. Infatti, mentre nelle prime fasi di permanenza nel nuovo contesto il migrante non manifesta una significativa domanda di credito, nelle fasi successive l’accesso al credito diventa spesso una componente importante della domanda di servizi finanziari. Relativamente all’accesso al credito di questi soggetti vulnerabili, si evince, dunque che, nonostante gli interventi del legislatore europeo e nazionale, emergono delle criticità e dei rischi di discriminazione, nonché sugli eventuali rimedi che questi soggetti possono incontrare nelle varie fasi del rapporto con gli operatori finanziari, che possono essere accresciuti in vista della crescente evoluzione tecnologica. Va considerato però che, negli ultimi anni, l’Agenda 2030 ha inserito l’inclusione finanziaria nel Target n. 10 del Goal n. 8, facendo crescere l’interesse e l’attenzione verso questo delicato tema, al fine della riduzione delle disuguaglianze e per garantire la piena tutela dei diritti dei migranti.

Access to credit constitutes a key element in the process of financial inclusion of migrants. For credit, the needs and requirements change based on the various phases of the migration process. In fact, while in the first phases of permanence in the new context the migrant does not show a significant demand for credit, in the subsequent phases access to credit often becomes an important component of the demand for financial services. With regard to access to credit for these vulnerable subjects, it is therefore clear that, despite the interventions of the European and national legislator, critical issues and risks of discrimination emerge, as well as any remedies that these subjects may encounter in the various phases of the relationship with financial operators, which may be increased in view of the growing technological evolution. However, it should be considered that, in recent years, the 2030 Agenda has included financial inclusion in Target no. 10 of Goal n. 8, increasing interest and attention towards this delicate topic, with the aim of reducing inequalities and guaranteeing the full protection of migrants' rights.