Regole di mercato, regole sul mercato. La questione del metodo
1. Metodo e oggetto. – 2. Possibile definizione del metodo della scienza giuridica. – 2.1. Metodo, interpretazione e dogmatica. – 3. La permanente distinzione tra diritto pubblico e diritto privato. – 4. Regole di diritto v. regole sul mercato e regole sul diritto v. regole di mercato. – 5. Il paradosso conclusivo.
Il contributo affronta la questione del metodo nella scienza giuridica, con particolare riferimento al diritto dell’economia. Partendo dalla distinzione tra metodo e oggetto, l’autrice afferma l’unitarietà e l’autonomia del metodo giuridico, che non si modifica al variare del secondo.
Il metodo giuridico è descritto come l’insieme dei criteri e dei processi che conducono a risolvere un problema o quesito di diritto, alla luce del parametro della legittimità, individuando la soluzione che protegge ed enfatizza al meglio i valori costituzionalmente tutelati. La definizione risente dell’estensione della precettività dei principi costituzionali anche nei rapporti interprivati. È l’effetto dell’affermarsi di un modello costituzionale che non è più solo limite all’agire, fondamento dei principi, ma anche assiologia, cioè indicazione dei valori da proteggere e perseguire.
Tuttavia, nel diritto dell’economia, l’argomentazione giuridica si confronta con le regole di mercato, che derivano da modelli economici non sempre compatibili con i valori costituzionali. Di qui, la necessità per il giurista di operare una valutazione critica della regola economica, per preservare l’autonomia del diritto.
Il saggio propone che proprio questo sforzo metodologico conferisca al diritto dell’economia una peculiarità epistemologica tale da giustificare la sua autonomia come sottosistema giuridico. In conclusione, viene evidenziato il paradosso secondo cui, pur sostenendo l’unicità del metodo giuridico, proprio l’analisi del diritto dell’economia rivela la necessità di una sua declinazione specifica, in chiave transdisciplinare.
This paper examines the question of method in legal science, with particular attention to the field of economic law. It begins by distinguishing between method and object of study, asserting that the legal method is both unified and autonomous, and does not vary across different branches of law.
The legal method is defined as a structured set of criteria and procedures aimed at resolving legal issues. These solutions are evaluated not only in terms of their legitimacy but also in light of constitutional values, which now transcend public law and increasingly shape private relationships. This marks a significant evolution: the Constitution is no longer merely a constraint on action but has become a source of values to be actively pursued.
In the field of economic law, however, the picture is more nuanced. Legal reasoning must engage with market dynamics, often governed by economic theories that may be at odds with constitutional principles. This generates a tension that legal scholars must address critically in order to safeguard the autonomy of legal reasoning from economic determinism.
The paper argues that this critical engagement with economics confers a distinct epistemological status upon economic law. It constitutes a sub-system within legal science, not merely by virtue of its subject matter, but because of the specific methodological challenges it entails.
In conclusion, the essay highlights a paradox: while it defends the unity of the legal method, it acknowledges that economic law necessitates a tailored, transdisciplinary approach.