ISSN: 2279–9737

Sostenibilità e innovazione nell’attività bancaria: il conto di base come soluzione per chi abbia ridotte capacità cognitive

Marco Carlizzi, Professore a contratto, Università LUMSA
Sommario: 

1. Premessa; – 2. La trasformazione digitale delle banche; – 3. L’aumento del numero degli anziani ed il loro rapporto col digitale; – 4. Sostenibilità e finanza: a) dall’Agenda 2030 ai Regolamenti 2019/2088, 2020/852 e 2022/2088; – 5. Segue: – b) la sostenibilità nell’attività bancaria e le Guidelines on Loan Origination and Monitoring EBA; – 6. Il “Conto di base” ex art- 126-noviesdecies TUB; – 7. Conclusioni: il “conto di base” come possibile strumento per banche socialmente sostenibili.

Abstract: 

L’innovazione che ha investito le banche negli ultimi anni in combinato disposto con la normativa sulla cd finanza sostenibile dettata a partire dall’Agenda 2030, impone la necessità di rileggere il cd “conto di base” di cui agli artt. 126-noviesdecies e segg. TUB, in un’ottica diversa: non più solo come strumento di inclusione finanziaria per i meno abbienti, ma anche come mezzo che consenta ai soggetti con ridotte capacità cognitive e agli anziani di esercitare pienamente i propri diritti legati al rapporto di conto corrente, colmando il cd digital devide.
Nel presente contributo si intende quindi proporre una rilettura della normativa vigente sul conto di base, alla luce dei principi ESG nel settore bancario ossia secondo gli orientamenti della EBA sul rischio di sostenibilità ambientale all’interno del processo del credito e dell’analisi del merito creditizio e, ancor prima, della PAD (Payment Accounts Directive), che espressamente parla di “consumatori più vulnerabili” e di una “economia moderna e socialmente inclusiva”.

The innovation that has transformed the banking sector in recent years, combined with the regulatory framework on so-called sustainable finance stemming from the 2030 Agenda, makes it necessary to reconsider the so-called “basic banking account” governed by Articles 126-noviesdecies et seq. of the Italian Consolidated Banking Act (TUB) from a different perspective: no longer merely as a tool for financial inclusion of the economically disadvantaged, but also as an instrument enabling individuals with reduced cognitive abilities and the elderly to fully exercise their rights connected to a banking account relationship, thereby bridging the so-called “digital divide”.
This paper therefore aims to offer a reinterpretation of the current legislation on the basic banking account in light of ESG principles in the banking sector — namely, in accordance with the European Banking Authority’s guidelines on environmental sustainability risk within the credit-granting and creditworthiness assessment processes — and even in the spirit of the Payment Accounts Directive (PAD), which explicitly refers to “more vulnerable consumers” and to a “modern and socially inclusive economy.”