ISSN: 2279–9737

Considerazioni sul rischio di inadempimento del debitore e la qualificazione di “deterioramento” del credito

Anna Scotti, professore associato, Università degli Studi di Napoli, Federico II
Sommario: 

1. Premessa. – 2. La nozione di credito “deteriorato”. – 3. L’inadempienza “probabile”. – 4. L’inadempimento prospettico e il rischio di insolvenza nel Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza. – 5. Il rischio di inadempimento nel Codice civile: la decadenza dal beneficio del termine e il mutamento delle condizioni patrimoniali del contraente. – 6. Struttura del rapporto obbligatorio e rischio di inadempimento nel credito “deteriorato”.

Abstract: 

La definizione di credito “deteriorato”, contenuta nella normativa di matrice europea, accomuna una pluralità di situazioni in cui versa il debitore bancario caratterizzate da segnali di default, e, quindi, da una corrispondente difficoltà o inesigibilità del pagamento, tra le quali spicca l’inadempienza probabile che può determinare l’applicazione degli stessi rimedi previsti per l’inadempimento, quasi a poter essere considerata un inadempimento anticipato. Si presentano, pertanto, questioni di coordinamento con la normativa interna, in particolare, con il Codice della crisi di impresa e di insolvenza che attribuisce rilevanza al rischio di insolvenza quale espressione dello stato di crisi del debitore, e, soprattutto con il Codice civile che, nella disciplina generale dell’obbligazione e del contratto, regola il sopravvenuto stato di difficoltà  con la decadenza dal beneficio del termine e con l’eccezione di mutamento delle condizioni patrimoniali del contraente. Il tema, dunque, si intreccia con le più recenti riflessioni sui mutamenti del concetto di obbligazione e sul rapporto tra debito e responsabilità e sui rimedi a tutela del creditore.

The definition of non-performing loan, contained in the European legislation, lumps together a plurality of situations in which the bank debtor finds himself characterized by signs of default, and, therefore, by a corresponding difficulty or uncollectability of payment, among which stands out the probable default that can lead to the application of the same remedies provided for default, almost as if it could be considered an anticipated default. Therefore, questions of coordination with domestic regulations arise, in particular, with the Code of Business Crisis and Insolvency, which gives relevance to the risk of insolvency as an expression of the debtor's state of crisis, and, above all, with the Civil Code, which, in the general discipline of obligation and contract, regulates the supervening state of difficulty with the forfeiture of the benefit of the term and the exception of change in the financial conditions of the contractor. The topic, therefore, is intertwined with more recent reflections on changes in the concept of obligation and the relationship between debt and liability and remedies to protect the creditor