ISSN: 2279–9737

Trasformazione digitale e assetti organizzativi nell'impresa bancaria

Enrico Rino Restelli, Ricercatore di Diritto Commerciale, Università degli Studi di Milano Bicocca
Sommario: 

1. La trasformazione digitale delle banche: strategie d’impresa e assetti organizzativi - 2. La ripartizione delle competenze in seno al consiglio di amministrazione. - 3. Il problema: adeguatezza degli assetti organizzativi, principi di corretta amministrazione e sana e prudente gestione. - 4. Il giudizio sull’adeguatezza degli assetti e il riesame delle decisioni degli amministratori. - 5. La procedimentalizzazione dell’attività con cui sono definiti gli assetti organizzativi della banca e la funzione del risk appetite framework.

Abstract: 

La “trasformazione digitale” è ormai diventata un imperativo strategico per banche e intermediari finanziari, coinvolgendo scelte destinate a incidere sulla gestione dell’impresa e sul suo profilo di rischio. Proprio per questa ragione, tempi e modalità di tale processo dovrebbero dunque essere rimessi all’insindacabile giudizio dell’organo amministrativo. In sempre più occasioni, tuttavia, tecnologia e intelligenza artificiale sembrano porsi anche quali necessari strumenti per assicurare il sostanziale rispetto della disciplina prudenziale. Si tratta allora di indagare se (o quando) l’adozione di simili presidi tecnologici ecceda i confini della semplice discrezionalità gestoria e sia pertanto da considerarsi doverosa. In termini generali, il problema non riguarda solo l’interpretazione della regola di adeguatezza degli assetti organizzativi, ma coinvolge la natura stessa del principio di sana e prudente gestione e, soprattutto, il suo rapporto con il diritto societario generale. In assenza però di indicazioni chiare e univoche da parte del legislatore sui criteri con cui gli amministratori dovrebbero comporre i diversi interessi in gioco, il presente contributo intende offrire una soluzione che – conformemente alle indicazioni della disciplina prudenziale – muova invece dalla procedimentalizzazione del dovere di istituire assetti organizzativi adeguati.

Digital transformation has now become a strategic imperative for banks and financial intermediaries, involving management decisions and directly impacting the firm’s overall risk profile. As such, the methods and characteristics of this process should be discretionary in nature and thus covered by the business judgment rule. However, technology and artificial intelligence are also increasingly considered necessary to ensure the bank’s effective compliance with prudential and regulatory requirements. This raises the question of whether (or when) the use of these technologies exceeds the scope of managerial discretion and should instead be considered mandatory. The issue is not only about the actual adequacy of the governance structure, but also about the nature of the sound and prudent management principle and its relationship to general company law. However, without clear regulatory guidance on how directors should balance the various interests at stake, the present contribution seeks to offer a solution that focuses instead on the ‘proceduralization’ of the duty to establish adequate organizational structures.